CAROLÌ
Una, Nessuna, Centomila

dal 5 al 15 marzo 2019

Biblioteca Civica di Albignasego
Villa Obizzi
via Roma, 163 Albignasego – Padova

A cura di Anna Donà

Una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile.

Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila, libro terzo, VII

Fiori tra i capelli, colori puri, una pennellata fluida e marcata, il giallo della terra e del fuoco, il blu del mare più profondo o del cielo limpido. Bocche a cuore, guance arrossate ed occhi socchiusi, forse ad immaginare un mondo diverso da quello che le circonda, forse a voler schivare lo sguardo del visitatore.

Sono queste le figure femminili che Carolì svela al pubblico in occasione della mostra personale Una, Nessuna, Centomila al primo piano di Villa Obizzi, presso la Biblioteca Civica di Albignasego.

L’occasione di immergersi in un universo all’apparenza infantile, per la sua semplicità, capace di riflettere le fragilità e le maschere che ognuno di noi, uomo e donna, indossa. Sono le personalità che vestiamo ogni giorno e che ci permettono di affrontare la quotidianità senza paure per quello che non siamo o vorremmo essere, diventando i supereroi della nostra realtà famigliare, lavorativa e personale.

Ma cosa accadrebbe se all’improvviso decidessimo di abbandonare tali ‘maschere’ come il controverso personaggio pirandelliano?

L’arte di Carolì incoraggia a scalfire questa corazza, illuminandola con un tocco di pennello, mentre i suoi ritratti lanciano pensieri trascritti sulla tela come indizi per chi li osserva. Sarà compito dello spettatore ricomporre le storie, i ricordi e i sogni celati dietro le variopinte anime femminili.

Un’occasione per riscoprire i propri sogni e rivivere i propri ricordi. Socchiudere gli occhi e ritornare al tempo in cui potevamo mostrare le nostre sfaccettature senza temere il giudizio altrui, riaprirli e aver voglia di sfilarci di dosso le apparenze dietro le quali cerchiamo riparo.

Le donne di Carolì non si saranno mosse, saranno ancora lì, vestite di colori forti, ad interrogare timidamente chi le guarda dal bordo delle cornici. Ci inviteranno a continuare il loro e il nostro viaggio tra emozioni, amori, delusioni e avvicinamenti. Accettando le nostre inevitabili diversità ed imparando ad accettare anche quelle di chi ci sta vicino.

A.Donà

Bolletin E. “Racconti di donne e memorie di luoghi lontai (…), Il Mattino di Padova, 3 marzo 2019